Albero frondoso alto circa 25 metri originario dell’India settentrionale, del Caucaso, dell’Asia Minore e della Grecia. Le preparazioni a base di castagno d’lndia sono utilizzate da lungo tempo nella terapia popolare, ma vari studi hanno confermato la sua azione vitaminica P che aumenta la resistenza dei capillari, diminuisce la loro permeabilità ed ha infine un effetto antinfiammatorio ed antiedematoso.
La sostanza più interessante dal punto di vista farmacologico contenuta nei semi è I’escina, una saponina a cui sono state riconosciute proprietà decongestionanti, disarrossanti, schiarenti, astringenti, vasocostrittrici. Altre proprietà farmacologiche sono da ascrivere all’azione di altri principi attivi: composti flavonoici, vitamine del gruppo B, C, K; alcune proteine; zuccheri, amidi, grassi, purine, ecc. In un olio grasso isolato dai semi sono stati identificati, oltre che una frazione di insaponificabile, alcuni acidi grassi insaturi essenziali (EFA) linoleico e linolenico.
Viene utilizzato in prodotti per il trattamento di pelli arrossate, irritate, con acne o couperose, in creme da massaggio attivanti la circolazione periferica, in preparati stimolanti della circolazione. Certamente noto l’uso di estratti di ippocastano (ancora in ragione dell’attività esplicata dall’escina) nella realizzazione di prodotti cosmetici destinati al trattamento esterno della cellulite.
Showing all 2 results